Tutto comincia con il porto di Muttrah, il cuore pulsante della città. Qui, le dhow (le barche tradizionali in legno) sono ormeggiate accanto ai pescherecci, e i mercanti scaricano casse di pesce fresco che finiscono subito sui banchi del Souq di Muttrah, uno dei più antichi e affascinanti del mondo arabo. Entrarci significa essere avvolti da una sinfonia di profumi: incenso dell’Oman, che brucia nei mabkhara (i bruciaprofumi tradizionali), zafferano, cardamomo, e rosa damascena, mescolati all’odore del caffè tostato e del pesce essiccato. I negozianti, con i loro dishdasha (le tuniche tradizionali) e i kumma (i cappelli ricamati), sorridono e offrono tè alla menta mentre mostrano i loro tesori: argento beduino, tappeti tessuti a mano, e pietre di ambra che brillano come il sole sul mare.

Poi c’è la Corniche, il lungomare che abbraccia la baia di Muscat. Passeggiare qui al tramonto, quando il sole tingere l’acqua di rosso e i minareti si stagliano contro il cielo, è un’esperienza che toglie il fiato. Le fortificazioni portoghesi, come il Fort Miranda e il Fort Jalali, vegliano sulla città come sentinelle silenziose, ricordando i secoli in cui Muscat era un crocevia di commerci tra l’Africa, l’India e la Persia. Oggi, i pescatori riparano le reti sulle spiagge, i bambini giocano a pallone, e le famiglie si radunano per un picnic all’ombra delle palme.

Ma il vero gioiello di Muscat è il Palazzo Reale di Qaboos, un capolavoro di architettura islamica moderna, con i suoi minareti dorati, i giardini lussureggianti e le cupole blu che sembrano galleggiare sul mare. Anche se l’interno non è aperto al pubblico, ammirarlo dall’esterno, soprattutto di notte quando è illuminato, è come guardare un sogno fatto di luce e marmo. Vicino al palazzo, la Moschea del Sultano Qaboos, con il suo tappeto persiano (il secondo più grande al mondo) e il lampadario di cristallo Swarovski, è un simbolo della grandezza e della tolleranza dell’Oman.

Poi c’è il quartiere di Old Muscat, dove il tempo sembra essersi fermato. Le case bianche, con le loro finestre in legno intagliato e i balconi in ferro battuto, si affacciano su vicoli stretti dove l’ombra è fresca e il silenzio regna sovrano. Qui, tra le mura del Museo Nazionale, si possono ammirare reperti che raccontano la storia dell’Oman, dalle spade curve dei guerrieri beduini ai gioielli d’argento delle donne del deserto, fino ai modelli di dhow che hanno solcato gli oceani per secoli. Ma il pezzo forte è la ricostruzione di un souq tradizionale, dove si può immaginare come fosse la vita prima che il petrolio cambiasse tutto.

Ma Muscat non sarebbe la stessa senza il suo mare. Le spiagge come Qurum Beach sono luoghi di pace, dove le famiglie omanite vengono a rilassarsi nel fine settimana, e i turisti possono nuotare in acque cristalline mentre guardano le montagne che si tuffano nell’oceano. E poi ci sono le iscole di immersione, che portano i visitatori a esplorare i reef corallini e i relitti che giacciono sul fondo del mare, testimoni silenziosi di un passato marinaro.

La sera, Muscat si trasforma. I ristoranti di pesce lungo la Corniche si riempiono di gente che ordina hamour (un pesce locale) grigliato con shuwa (agnello cotto lentamente in una buca nel terreno), mentre i caffè servono kahwa (il caffè arabo speziato) e halwa (un dolce gelatinoso al sesamo). Nei shisha bar, gli uomini fumano il narghilè mentre discutono di politica e calcio, e nei giardini pubblici, le famiglie si radunano per chiacchierare sotto le stelle.

Muscat è una città che non urla, sussurra. Non ha bisogno di grattacieli o luci al neon per farsi notare: la sua bellezza è nella semplicità, nella pulizia delle sue strade, nel sorriso della sua gente, e nel modo in cui il mare e il deserto si incontrano in un abbraccio eterno. È un luogo dove si può ancora sentire l’anima dell’Arabia, dove la modernità non ha cancellato la tradizione, ma l’ha arricchita. Perché Muscat non è solo una capitale: è un invito a rallentare, a respirare, e a lasciarsi incantare da un mondo dove il tempo sembra scorrere al ritmo delle onde.